Le dieci foto più belle dell'estate

Su proposta di un sempre attento Emanuel Gavioli, ecco le dieci foto più significative della mia estate e di chi ha avuto la fortuna, o forse sarebbe il caso di dire "la sfortuna", di avermi nei più stretti paraggi. Non è detto che ogni foto sia esteticamente superiore, o semplicemente bella, hainvece valore per il ricordo, è memorabile in quanto tale, perchè riporta la mente di chi c'era a quel preciso momento.
A fianco, in alto a destra del blog, è possibile votare quella che preferite.

COSTAIOLA ON THE ROCK by Fonzo

Giugno - Solignano di Castelvetro - Costaiola on the rock.
Foto di gruppo nell'arco di una serata di cui ricordo solo,oltre l'ultima esibizione dei Porci di Circe, di essermi deliberatamente lanciato in mezzo ad una siepe per poi caracollare sul ciglio della strada; di aver trovato, l'indomani mattina di quella turbolenta serata, la mia felpa Converse da battaglia inzuppata di tutto il lambrusco che El Carnicero aveva ben deciso di svuotarmi addosso, e rammento sì e no di esser stato immortalato in questa foto.
Ah! Giusto, anche lo sconto sulle merdosissime pizze de "Le Schifose" (l'unico forno di Maranello ad essere aperto nottetempo), fa parte di questa avventura di inizio estate.


TENNENT'S & KARAOKE by Miriam

Giugno- Marina di Massa - Da Brizzi
Di diritto nella bacheca delle mie foto più belle di sempre. Purtroppo non ricordo cosa stessimo cantando io e il Nino Maravilla Cawa (mi auguro che il mio socio di live estemporanei abbia buona memoria), sta di fatto che da Brizzi parlano ancora del nostro come uno dei più bei show mai visti e sentiti.


KRAPAC by Miriam

Giugno- Marina di Massa - Da Brizzi
Quando Cawa ha iniziato a urlare:"Siete dei maniaci!" mi ha fatto morire, poi, come direbbe Santu, son morto veramente.


RIPORTANDO TUTTO A CASA by Miriam

Giugno- Marina di Massa - Di ritornoChi c'era, sa.

Abbiam portato a casa: un pattume targato Sammontana, una sedia (che però Berta ha furbescamente catapultato nel cortile di un suo vicino di casa), uno specchio, un cartello stradale (che ora fa la sua bella figura in Baracchina a Maranello), una bici distrutta e un conto salatissimo c/o Mario Bici (epocali le parole di Berta quando è andato a pagare il biciclettaio matto:"Son venuto a riprendere la bicicletta più divertente che hai aggiustato oggi").
Oltre a questi giusti furti, ricordo bene il Mare Blues, i sommelier che offrivano vino bianco a Cawa, la paura dello stesso nell'affrontare le gallerie della Cisa, il pattume in cui siamo finiti mentre Berta ci tirava addosso sacchi pieni di monnezza, Giuà, il naturismo che mi aveva colto dopo mezzora di vomito ottimo e abbondante, la telefonata a casa, Brizzi e il suo:"Non potete cantare solo voi!", la Miriam in versione thailandese, il mare, il guardiaspiaggia, gli sproloqui comuni, e infine un viaggio che pareva eterno verso Maranello, pronto ad affrontare a viso abbastanza scoperto un matrimonio pesissimo, del quale non avrei capito niente e in cui mi sarei ripreso solo ad ora già tarda.


PAVULLESI VOLANTI by anonimo

Luglio - Villafranca di Verona - Concerto dei Gogol Bordello
Mi è dispiaciuto aver deluso il buon Alle D'Andrea che sperava che con il live, i Gogol Bordello potessero centrare il mio interesse. Purtroppo non è andata così. Appena trovato un giaciglio erboso nella splendida cornice del castello di Villafranca, mi ci sono adagiato e ho ronfato tutto il tempo, al suono monotono e scontato di quegli zingari desperados, non capendo affatto quando iniziava una canzone e ne finiva un'altra.
Da segnalare però negli annali del calcio il viaggio d'andata nella Pussy Car insieme ad un eccellente Andrea Capodanno, la strada sbagliata, la pipi infinita della Benny.
Una volta là mi è piaciuto molto il pub molesto con Christian Ceres, mentre al ritorno ho trovato memorabile un Lollo Pagliccia decisamente sugli scudi nonostante lo smarrimento della maglietta e la grave irritazione cutanea che lo perseguitava. La performance sua e di Cova da Gatto Camatti è valsa il prezzo del concerto, del telepass e del panino con la salsiccia cruda.
Alle D'Andrea, al solito, è figurato tra i top player di serata.


MUY PICANTE by Stefi Gazzotti

Luglio (1885) - Riccò Valley - Cantina del Buco de mierda
Senza ombra di dubbio l'esperienza più divertente di quest'estate. Dalla mente di un Emanuel Gavioli in grande spolvero, attraverso le mani entusiaste e gli attenti occhi di Dom, e grazie a tanti cari amici (d'infanzia, recenti e nuovi), ecco SALSA ENFIERNO (MUY PICANTE), il nuovo minispot dell'Order of the Black Knights, reclame di una salsa messicana molto piccante che non potrà più mancare sulla tavola degli italiani (e dei messicani, naturalmente), nonostante possa indurre effetti collaterali molto pericolosi.


TROVA L'INTRUSO by Miriam

Agosto - Zocca - Festa della Libertà
Una Benny straordinaria, come non si vedeva da un po', che è arrivata con le unghie al giorno dopo e con almeno quindici soste a Pavullo. Un Berta in grado di fare la differenza su tutti i palchi che ha invaso (porterò sempre nel mio cuore la scena di quando ha rubato il microfono al presentatore e ha convinto tutti:"CHi urla più forte FESTA A BESTIA vince una maglietta!"). Un'Ile sempre presente nei momenti chiave della festa: logistica, entusiasmo, contenimento, disinfezione ferite, trasporto morti e feriti a casa.


POLAROID by Ile

Agosto - Zocca - Festa della Libertà
Dio benedica la Miriam e il suo I-Phone che mi sta sistematicamente fornendo la bacheca di Facebook di foto profilo.


NOI FUORI by Fonzo

Agosto - Barigazzo - Festa dei Lamponi
Grazie alle foto di Fonzo (e naturalmente a Fabin, Paolo e Giblein) è sembrata bella anche quest'edizione della festa, altrimenti sottotono e per nulla memorabile. Tanto love ai miei inseparabili compagni "di banco".


LOWLANDERS D'ADOZIONE by Fonzo

Settembre - Marzaglia -Motoraduno Lowlanders
Come ha scritto Emanuel: "Solo due puttane, la birra schifo, moto al buio, gente brutta con la barba poco curata e pochissima cultura. Quando vado a una festa e non ricevo complimenti da qualche sconosciuto vuol dire che regna tanta ignoranza nell'ambiente", e aggiungo io: hell, death, evil, black, raise, drag me to (HELL), kill.
Non fosse stato per la proiezione del minispot SALSA ENFIERNO e per aver incontrato idoli del calibro di Derre e Sex (e naturalmente il Noto Scrittore Emiliano), sarebbe stato un inferno, per davvero, non in senso metal.

VOTATE!


Se al primo tentativo non hai avuto successo, non riprovare.

Sulla scia del MEF prima e del bellissimo intervento di Emanuel Gavioli poi, riporto anche io le dieci chiavi di ricerca più belle che hanno condotto frotte di internaturi mentalmente inferiori e sperduti sull'INDIE OPEN BAR.


canzone indie bellissima: amico mio, sei un po' vago. Potevi aggiungere, che so, "quella che fa lalalalala..."


canzone indie piangere: ora sì che mi è chiara. Credo sia HOPPIPOLLA dei Sigur Ros.

emanuel gavioli ciccione: spera che lui non impari chi sei.

il mondo di hameluk: questa chiave di ricerca mi perseguita. Ma che cazzo è il mondo di hameluk?

machine gun san dalmazio: no, lo so, neanche io mi so spiegare perché, ma i Portishead non hanno mai suonato Machine Gun a San Dalmazio. Scandaloso.

video porno amatoriale nella provincia di roma anno 90: non ti han mai detto dell'esistenza di Youporn?

foto sono stanco: non farne più!

giulia bondi: non conosco nessuna Giulia Bondi, ma di sicuro dopo questo intervento un sacco di gente papabile di denuncia per stalking piomberà sul mio blog.

pavullo sexi: apri facebook e cerca la squadra di pallavolo.

on melancholy hill mette tristezza: e allora non ascoltarla!

Torniamo a parlare di musica.

Dal forum MEF, la mia risposta a chi ben parla dei Beady Eye e non coglie il passo in avanti di Noel Gallagher.

Lascia stare. I Beady Eye fan veramente cagare.
Poi possiamo argomentare come ci pare, ma la verità è che i Beady Eye possono sì e no fare da gruppo spalla ai Coldplay (il cui ultimo disco è di due anni fa)e che, come da copione dell'HJF, fanno la parte del gruppo finito o che (all'attuale) non ha niente da dire, un po' come i Pearl Jam nel 2010.
Noel Gallagher è la next best thing senza essere né next né best.
De gustibus, per l'amor di Dio, de gustibus diceva quello che si schiacciava in maroni in mezzo agli usci, però, per quanto conti dirlo, dalla selezione natural-musicale i Beady Eye son praticamente già stati fatti fuori quando son stati chiamati a fare i due a Chris Martin.
Noel Gallagher invece è già stato messo in cima.



Se in in Inghilterra devo ascoltare gli Horrors, le brutte copie degli Arctic Monkeys o i lati b dei Coldplay, prendo Noel che, come ripeto, tolto di mezzo il fratello scemo, ho come l'impressione che possa finalmente divertirsi e fare quello che gli piace, che non vuol dire che sia memorabile o innovativo, ma di sicuro è genuino e non scende a compromessi con nessuno. E ai nostri tempi, essere liberi di fare musica è un bel lusso, concesso solo a chi
A) di musica sa,
B)ha sufficiente carisma.
Per tutti gli altri c'è l'Heineken Jammin Festival.
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