Oltre il danno, la beffa.

È l'inverno di qualche anno fa, comunque è il primo inverno del Botolo, locale sulle colline di San Dalmazio.  È sera e io, Swonziz e un altro amico che chiameremo Il Genio, decidiamo di andarci.
È il "come" decidiamo di andarci che fa ridere.

Nevica di brutto, ma, come avrebbe detto Gervasoni della Televisione Svizzera, "di brutto brutto brutto né", per cui avevo deciso solamente di attraversare la strada e andare a bere qualcosa di caldo a casa di Swonziz.
Vedo che c'è una macchina parcheggiata davanti, quella del Genio.
Penso debba essere matto per aver preso la macchina ed essere uscito, ma chi glie lo ha fatto fare?
Entro e ci mettiamo a fare una partita a chiacchiere.

All'improvviso il Genio salta su e dice:"Ragazzi, usciamo?"
Swonziz, che è sempre stato un fulmine di guerra:"Perchè no? Dove andiamo?"
Io, giusto un pelo più cauto:"Ma dove volete andare? Fuori nevica a bestia!"
Il Genio, fedele al suo soprannome:"Andiamo al Botolo!"
"Certo, al Botolo, perchè non ci ho pensato io? Nevica che Dio la manda e noi andiamo dove sicuramente nevicherà di più, per tornare a casa quando ci saranno le strade ancora più sporche di adesso, e magari il ghiaccio se per caso passano a pulire, smette di nevicare e gela... sì, proprio una bella idea!", dico io.
Swonziz insiste:"Cosa vuoi che sia, Zeman?"
Nota bene: Swonziz non ha la patente, per cui la fa facile.
Sta di fatto che decidiamo di andarci.
Dico l'ultima cosa e poi chiudo, se proprio dobbiamo morire, preferirei farlo in maniera meno stupida possibile:"Va bene, Genio, però prendiamo l'Estense, non andiamo su per la Via Vandelli?"
Dentro di me do per scontato che è facile che la strada statale sia pulita, al contrario della vecchia strada provinciale che magari è sporca e lo rimarrà per almeno una settimana.
Ma il Genio mi risponde quasi seccato:"Con la neve prendiamo la Vandelli, è più facile andare in salita quando c'è la neve, piuttosto che andare per una strada di valle!".
Questa è una teoria che non trova alcun fondamento, ma che convince Swonziz, per cui, essendo in democrazia, 2 contro 1 e io la prendo nel culo.

La macchina del Genio è un'ex-berlina scassata e tenuta alla carlona, che fin da Gorzano inizia a dare segni di insofferenza, ma vabbè.
Iniziamo a scalare la Via Vandelli e con non poca fatica superiamo le prime difficili curve, in mezzo a montagne di neve depositata sulla strada da ore, e sotto l'incessante bufera che arriva dal cielo.

"Vedi, Zeman, stiamo andando su senza problemi?"
E al Genio fa coro Swonziz (che lo ricordo ancora, no ha la patente):"Sì, infatti, cosa vuoi che sia? È un po' di neve..."
Questa neve darebbe da fare anche ad un pilota professionista come Baiso, ma vige ancora la democrazia e Baiso non è contattabile, per continuo a prenderla bellamente in culo.
Continuiamo ad andare, e la macchina, seppur con immensi sforzi, tiene botta.
"Eh, Swonziz, e Zeman che gufava... ahahah!!!", se ne esce il Genio con una fragorosa risata.
"Zeman è sempre pessimista, ci son state delle nevicate più grosse e la gente ha sempre preso la macchina!".
Come no, infatti avevamo fatto fatica pure ad arrivare sol fino a Gorzano, visto il traffico che c'era.

Inizio a pensare che i geni in macchina siano due...


Arriviamo alla Cresta del Gallo, la parte più ripida di tutta la salita che da Torre Maina porta a Puianello, il Genio riconosce la difficoltà:"Se riusciamo a superare questo pezzo, è fatta."
Il fato però vuole che la macchina si pianti proprio lì, alla Cresta del Gallo, e nel Genio cresce la paura di non farcela. 
Swonziz, che si è dimostrato ottimista fin dalla partenza, non può uscire dal ruolo, e continua a ripetere che non c'è nessun problema. Swonziz, lo so, repetita iuvant sed scocciant, non ha la patente, quindi non capisco proprio da cosa gli derivi questa cognizione di certezza e di trionfo.
Il Genio ferma la macchina in un qualche modo e ci chiede di scendere per aiutare a spingere la macchina (verso dove però non si capisce bene...). 
La tempesta è così forte che non si vede nulla, né a destra né a sinistra, si sentono solo delle forti folate di neve che arrivano da tutte le parti e sinceramente credo che ora come ora sia anche solo difficile orientare la macchina in una direzione basta sia.
Provo un irrefrenabile voglia di mandare tutti a fanculo con un bel:"Ve lo avevo detto", ma mi trattengo, perché a questo punto l'unica è andare a casa (nella migliore delle ipotesi), o arrivare da qualsiasi altra parte.

Riusciamo a girare la macchina verso la discesa, tra immani sforzi miei e di Swonziz, perché il Genio, il grande pilota, il grande stratega della guida in caso di neve, è salito a bordo e non ha più dato adito alla sua formidabile abilità di Sherpa motorizzato e se ne è lavato le mani.
Torniamo verso casa. Il Genio e Swonziz non dicono nulla se non:"Cazzo, c'è davvero tanta neve...", ma nessuna scusa o nessun:"Avevi ragione, Zeman...", che conta poco, ma almeno ho la consapevolezza di non aver detto delle cazzate.
Poco dopo arriviamo a Torre Maina e il Genio, non smentendosi:"Andiamo per l'Estense!" dimenticandosi di mettere come sottotitolo che è la stessa cosa che avevo proposto io all'inizio della fola.  E naturalmente Swonziz che non ha la patente aggiudica la scelta:"Sì, per l'Estense ce la facciamo!"
Dopo un po' arriviamo al Botolo.

Ovviamente il locale è chiuso.
Oltre il danno, la beffa.
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